La Campania, regina della pasta, non lo è di meno in fatto di pomodoro, un primato che conserva grazie alla grande varietà autoctone di questo frutto, nate dalla combinazione delle diverse condizioni di clima e composizione dei suoli: dai terreni vulcanici della zona vesuviana fino a quelli di natura alluvionale della piana del Sele, tutte le colture godono dell’influenza benefica dei venti miti che provengono dal mare e della protezione del Vesuvio a Nord-Ovest e dei Monti Picentini a Nord-Est.
Oggi questo territorio, tra i più fiorenti per il comparto agroalimentare in Italia, vive una situazione di crisi: tra tutte, il pericolo dell’abbandono dei campi.