Pantelleria non è solo luce, vento e colori. È fatica, resistenza, adattamento.
Un territorio duro, segnato dalla roccia e modellato dal lavoro agricolo.
Abbiamo deciso di esplorarne le botaniche spontanee, trasformandole in distillati essenziali, netti, senza compromessi.
Pochi ingredienti, ma lavorati con precisione: nessuna aggiunta, nessuna forzatura, solo la materia, rispettata nei suoi equilibri.
D’stilla racconta un’altra Pantelleria, un’isola di terra.




Storie collegate
- Prospettive: Storia
Incuso realizza e distribuisce alimenti frutto di una progettazione accurata dei processi produttivi e nuove relazioni sostenibili.
- Prospettive: Progetto
C’è un immenso potenziale di crescita e di cambiamento da recuperare, attraverso l’innovazione e nuove collaborazioni.
- Prospettive: Progetto
Crediamo che la consapevolezza e la formazione siano catalizzatori di un auspicato cambiamento di mentalità, in cui i coltivatori iniziano a vedere il valore che le loro terre possono produrre. Per INCUSO la sostenibilità è soprattutto una questione di urgenza sociale.
- Territori: Isola di Pantelleria
- Persone
Nel 2015, Pasquale Bonsignore legge un articolo di Gabriele Lasagni, amministratore di Bonomo e Giglio. Le sue parole, lucide e dirette, denunciano una realtà preoccupante: i capperi di Pantelleria, simbolo dell’isola, stanno scomparendo.
L'avvicinamento di INCUSO al pomodoro campano è iniziato nel 2016, grazie al confronto con alcuni tra i migliori chef italiani, che evidenziavano la perdita di identità del prodotto, ormai lontano dal suo terroir.
Maria Elena Roscioli, della Salumeria Roscioli a Roma, per il nostro format Il Cibo Ha Fame di Futuro.
- Territori: Valle del Belice
- Persone
- Prospettive: Ricerca
Salvatore Vaccaro, comunicatore nel settore del food, per il nostro format Il Cibo Ha Fame di Futuro.
- Territori: Campania, Valle del Belice
- Persone
- Prospettive: Ricerca
Antonio Ziantoni chef del ristorante stellato Zia a Roma, per il nostro format Il Cibo Ha Fame di Futuro.